Il Gazebo
2018
fotografia stenopeica analogica (Trittico)
40×50 cm.
Massimo Pelagagge (Massa Marittima – GR, Italy). Fin da giovanissimo ha iniziato a fotografare. La sua produzione spazia in molti ambiti, utilizzando indifferentemente il bianconero e il colore. Nel 2014 ha ricevuto l’onorificenza Artista della fotografia italiana.
Da questi anni di esperienza è nata l’esigenza di trovare un nuovo mezzo espressivo, mezzo trovato tornando agli albori della fotografia tramite la fotografia stenopeica.
Utilizza macchine autocostruite per realizzare una fotografia lenta, meditata, dai tempi lunghi che va immaginata prima dello scatto, capace di catture frammenti di tempo in divenire, che utilizza mezzi semplici essenziali, dove non vi è nulla che fa da tramite all’immagine creata direttamente dalla luce. In fase di sviluppo, con opportune manipolazioni, accentuo volutamente le naturali imperfezioni ricreando immagini oniriche dove il tempo appare come sospeso, immagini volutamente imperfette. Crea immagini singole ma anche trittici e dittici che paiono dilatare ancora di più il tempo.
Principali mostre e premi con fotografie stenopeiche
Marzo 2017 personale di foto stenopeiche in occasione della manifestazione Slow Photo a Massa Marittima (GR).
Ottobre 2017 Festival Internazionale di fotografia stenopeica OFFO svoltosi in Polonia.
Novembre 2017 collettiva al festival Colorno Photo Life per il tema Capolinea.
Mostra personale presso la Galleria Spazio Grafico a Massa Marittima.
Aprile 2018 Limonaia di Villa Strozzi Firenze per il tema Capolinea.
Marzo 2019 al MIA PHOTO FAIR Milano come artista indipendente e vinto Il primo Premio ad ex equo del Concorso Rossana Orlandi.
Giugno 2019 mostra collettiva MyLife On Hold galleria Visioni Altre a Venezia
Settembre 2019 Biancoscuro Art Contest vincitore premio mostra personale
Dicembre 2019 mostra personale Galleria Rossana Orlandi Milano
Marzo 2020 autore selezionato Biancoscuro Art Contest Winter Edition
Massimo Pelagagge, L’orizzonte imperfetto
Gigliola Foschi
Immagini stenopeiche nel nome di una fotografia lenta, meditata, capace di accogliere frammenti di un tempo in divenire; nel nome di una fotografia imprevedibile, dove il controllo è arduo e ci si deve confrontare con gli errori fidando solo nell’esperienza, nella capacità di trasformare le imperfezioni in nuove possibilità, la pazienza in una virtù. Una grande pazienza: Massimo Pelagagge, usando solo una fotocamera stenopeica, crea foto singole ma anche dittici e trittici che paiono dilatare ancora di più il tempo, per aprirsi verso l’infinito degli orizzonti marini della “sua” Maremma e poi incunearsi tra arcate pietrose e possenti che rimandano a un passato quasi arcaico. Evocative e misteriose le sue immagini sono simili a visioni con gli occhi socchiusi. Ricordano sogni dove la realtà fa baluginare il suo lato nascosto e inafferrabile, per invitarci a guardare meglio e ridare profondità al mondo.
WEB: www.massimopelagagge.com
Facebook: /massimo.pelagagge
Instagram: @massimo.pelagagge
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