Andrea Pollastro

Senza titolo
120×100
mista
2018

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Andrea Pollastro (La Spezia – Italy) si è avvicinato all’arte fin da piccolo, quando si soffermava con interesse sulla parte dedicata all’arte di un’enciclopedia per ragazzi, la sua creatività è nata in maniera spontanea, senza l’intermediazione di istituzioni e scuole che gli dessero una sorta di inquadramento artistico.
Il punto di svolta avvenne a seguito di un tragico evento, la scomparsa del pittore Giuliano Galeazzi, pittore spezzino degli anni ’60, grazie all’ingente materiale donatogli a seguito della scomparsa, materiale per lui nuovo che lo ha proiettato più in profondità nell’arte, nella sperimentazione ed alla ricerca di un equilibrio onirico tra forme e colore.
Questa esperienza autonoma gli ha permesso di intendere l’arte come sperimentazione continua, concetto alla base delle avanguardie storiche e dei movimenti che le seguirono.
Tuttavia il suo sperimentare non è basato su qualcosa di programmatico, ma nasce da una intesa con il materiale stesso che lo spinge ad agire in maniera impulsiva, non consapevole del suo stesso operare e ancor più delle azioni future. Ecco che l’azione diventa protagonista dell’opera e si sviluppa in quella “arena” di cui ha tanto parlato il critico Harold Rosenberg, là dove si incontrano le energie emotive ed intellettuali dell’artista.
Tracce di ciò si riscontrano in innumerevoli opere, ove i gesti pittorici sono da considerare come partecipazione diretta dell’artista nell’opera.
Nel suo linguaggio pennellate e colore giocano liberamente sulla tela; raggiunge così un grado massimo di libertà di espressione in cui le sue emozioni, sentimenti e idee non devono più essere mediati dalla rappresentazione di elementi del mondo esterno, ma possono essere trasportati direttamente sulla tela in maniera più istintiva e immediata.
Le sue opere hanno una matrice informale-astratta ma con contaminazioni pop e surrealiste.
Pollastro ha già all’attivo più di un centinaio di opere ed alcune esposizioni a Firenze, Pietrasanta, Vercelli, Ovada, Viarigi, Casale Monferrato, varie esposizioni a Genova ed alla Biennale di Genova nel 2015,

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