Art Contest
Totem
1999
raku
54×21 cm.
Carmelo Tommasini (Reggio Calabria, 1927 – Carbognano – VT, 2014). Nasce nel 1927 a Reggio Calabria ove trascorre la sua giovinezza. Nel 1950 frequenta a Lecce il sesto corso A.U.C. dei Carabinieri e nel 1953 è al Battaglione mobile Carabinieri della legione di Roma. Qui comincia a dipingere i suoi primi quadri, paesaggi e nature morte figurative. La sua attività artistica va di pari passo con quella lavorativa.
Nel 1959 inizia la sua attività di scultore. Sperimenta anche l’arte della ceramica e nel contempo riceve tre encomi solenni dal Ministro della Sanità per una operazione conclusasi brillantemente quale Comandante dei Nuclei Antisofisticazioni dell’Italia centrale e viene insignito della Croce di Cavaliere al merito della Repubblica. Successivamente diventerà fra i più stretti e fidati collaboratori del Generale C.A. Dalla Chiesa. Nel 1996 il ministro della cultura francese gli conferisce per meriti artistici il titolo di “Cavaliere dell’Ordine delle Arti e delle Lettere” ( il più grande riconoscimento francese per un artista), e negli USA è “Honoris member della Columbia Academy”. Sempre alla ricerca di nuovi stimoli crea gioielli in bronzo dorato.
Muore nel 2014 a Carbognano (VT) dove si era ritirato insieme ai suoi amati cani.
Dicono di lui:
… di sottili nostalgie, di emozioni dimenticate a mille miglia di questo mondo…
Dino Buzzati
… in questo deserto, nell’aridità dell’esistenza attuale, priva di amore, Tommasini cerca una vibrazione che eleva l’anima…
A.Bovi per il Poliedro
… artista evocatore di emozioni che ci sembra non trovino posto nel mondo…
C.Libert per Le Figaro
Negli anni ’70 a Roma frequenta salotti culturali ove entra in contatto con personalità di spicco, fra cui
Michele Calabrese, Giorgio De Chirico, Guttuso, Manzù, Vespignani, Sciascia, Gatto, Purificato, Monteverdi, Clementoni. Ma è Luchino Visconti che dirà di lui: “Carmelo Tommasini è pittore di poesia e, nella pittura, ciò significa una somma di sensazioni, di modi di essere e di sentire tali da suscitare quell’impressione di distacco, ma anche di attaccamento alla realtà di sé, alla vita stessa che si possa trasfondere immediatamente in chi guarda…”
Dal 1980 le tele sono riempite di visi, corpi, animali fantasmagorici: una vera e propria entropia che mette in evidenza sguardi inquietanti e scrutatori. E’ “la metamorfo si della vita” che si trasforma senza tregua e senza filo conduttore.
Nel 1981 va in pensione e si trasferisce a Parigi ove dà sfogo al suo multiforme estro: pittore, scultore, grafico, ceramista.
La pittura, in particolare, si evolve diventando “una mascherata della vita”.
Dal 1987 fonde le sue maschere e i suoi clowns in un blocco compatto che battezza “I Totem”.
Facebook: Carmelo Tommasini
Instagram: @carmelotommasini
Web: www.carmelotommasini.com
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