Enrico Tubertini

opera iscritta al BIANCOSCURO Art Contest Winter Edition - un progetto a cura di BIANCOSCURO Art Magazine - 2019
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LEO 500
100×100
personografia
ET19

“Perche’ creare forme nuove, quando basta rielaborare le esistenti con gusto ed eleganza!”

Enrico Tubertini (Bologna, Italy – 1969). Sin da piccolo rimane affascinato dall’uso dei colori, passione che trova notevole sviluppo nel disegno dove i toni caldi la fanno da padrone. Sarà con l’avvicinarsi alla tecnica fotografica che la sua formazione artistica troverà un’evoluzione. Negli anni novanta sperimenta l’utilizzo di gelatine arrotolate intorno all’obiettivo che danno un aspetto lisergico ai suoi paesaggi/soggetti, liberandoli dalla loro natura reale. Nel ’91 consegu il diploma di “Tecnico tv locale” ed inizia la collaborazione con la casa di produzione di videoclip Videoshow, dove le sue sperimentazioni artistiche trovano spazio in video musicali per artisti di fama, tra cui Zucchero, Masini e Vasco, fino a realizzare alcune regie per gli 883 e Masini stesso.
Nel frattempo frequenta il D.a.m.s., entrando in contatto con le avanguardie artistiche di quella Bologna indipendente da sempre fucina di nuove forme di linguaggio. Così, nel 1994, entrerà a far parte del Link, gruppo Opificio Ciclope (settore video) dove inizia ad utilizzare il super 8 sperimentando la tecnica del “passouno”. Risalgono a quel periodo i lavori “19 febbraio” girato a Berlino in occasione del Video Film Festival e l’animazione “Il rumore della comunicazione”, oltre al video “Sigismondo”. Questo rapporto con il video culmina nella realizzazione di opere “catofotografiche” (termine da lui coniato). Immagini fotografiche create intervenendo direttamente sulle fasi dei colori del televisore, stravolgendo l’rgb. Con opere realizzate con questa tecnica nel ‘96, chiama a raduno diversi artisti bolognesi, organizzando c/o Link la mostra collettiva “Pixies”. Visto il discreto successo, viene invitato a partecipare alla collettiva “La posta in gioco” nella galleria d’Arte Moderna di Rimini, dove tra le altre espone l’opera “3 metri”, realizzata con sovraimpressioni fotografiche dell’esposizione precedente.
In questo anno dopo aver diretto il suo primo cortometraggio “Senza tempo”, sempre in super8, si trasferisce a Roma dove continua la sua esperienza artistica nel campo cinematografico come assistente/aiuto alla regia e come videomaker indipendente. Firma alcune regie di cortometraggi/videoclip/documentari ricevendo riconoscimenti (menzione special al L.a.i.f.a. di Los Angeles nel 2001 con “Scarpe grosse” in S16mm). La sua attività lo porta  a lavorare anche all’estero dove l’istinto per il colore si libererà nuovamente in alcuni lavori video come “Desconocidos”, format tv di cui e’ autore e regista di editing (Repubblica Dominicana), “Vademecum” coautore e regista (Brasile), “Danny Danubio show” c/o Trocadero di Liegi (Belgio), senza mai abbandonare la fotografia che rimane comunque la sua fidata compagna di viaggio.
Rientrato in Italia realizza “A.A.M. Moschini racconta Pietrosanti” (videodocumentario sulle opere esposte dall’artista ravennate nella galleria A.A.M. di Roma del quale cura regia e montaggio) e “Rifornimento in volo” (minimetraggio su recupero adolescenti).  In occasione di Bologna 2000 realizza il documentario “Movement, Sound and Time” sul lavoro del fotografo bolognese Roberto Legnani, esposto a Palazzo d’Accursio.
Nel 2008 si avvicina al digitale, creando la collezione “Le mani addosso”, rielaborazione dell’immagine di 42 personaggi tratti dalla storia del teatro con la particolarità di un aforisma all’interno dell’opera stessa. Le opere sono create con la tecnica della “pittografia”, (termine già in uso ma al quale l’artista darà una nuova accezzione). Il progetto nasce per la collocazione in un grande teatro-tenda, del quale e’ responsabile e direttore artistico ma a causa dei lunghi tempi di costruzione dello stesso, le opere non verranno mai esposte. Una nuova parentesi cinematografica lo vede nel 2010 impegnato nella regia di “Cattivi”, (mediometraggio coscritto e diretto) dove vuole gli otto personaggi vestiti ognuno di un colore diverso, secondo l’uso della teoria dei colori di Metz. L’ultimo lavoro video risale a settembre per l’accademia di Francia nella Villa Medici di Roma.
Nel 2013, finalmente si creerà l’occasione di mostrare alcune delle 42 opere pittografiche (“Bene”, “Cechov” e “Panelli”) in occasione dell’ “XI° step espositivo premio artecaffè” c/o caffe’ letterario di Roma dove viene selezionato per un’esposizione nella città di Teramo, dando il via ad una nuova fase artistica. Dal 2013 fa parte del gruppo artistico sperimentale “Piccola Accademia di Lagado” di Roma con il quale ha esposto nell’ex manicomio di Roma “Santa Maria della Pietà” ed in altri spazi adibiti ad esposizione. Nel 2016 espone con la personale “RI-TRATTI TRATTATI” presso la galleria d’Arte contemporanea di Faenza “La Molinella”. Al momento, una sua pittografia, raffigurante Toto’ e Troisi, sta girando per vari musei italiani, nella collettiva “La terra dei fuochi”, mentre la pittografia raffigurante solo Troisi, dal titolo “L’altruista” viene esposta dal novembre del 2014, donata dall’attore Enzo De Caro, all’Auditorium di Scampia (Na).
Nell’ultimo periodo, l’artista, ha affinato la sua tecnica utilizzando il mondo del personaggio/persona raffigurato, rendendo l’opera intima e unica. Nascono così le personografie, dalle quali scaturiscono le digitografie , le trasmutografie e le vorticografie. Scomponendo poi l’immagine del soggetto, nasce infine la divisografia ed utilizzando la mappa pelica del committente nasce la pelografia. Intervenendo poi direttamente sull’opera vengono create le sperimentografie o digitografie interattive.
Le opere sono per la maggior parte nei salotti dei suoi clienti ma visionabili cmq nel suo sito. L’artista nonostante la digitabilità delle opere crea solo opere a tiratura unica.
L’ abitare a Roma lo mette in contatto con realta’ cinematografiche diverse, così partecipa in qualita’ di attore, nel ruolo di se stesso al film di M. Risi “Tre tocchi”  poi al film “Good trip to Rome” ed infine alla serie “Coliandro 4”  girata a Bologna dai Manetti Bros.

WEB: www.enricotubertini.wix.com/pittografia
Facebook: enrico tubertini pg Il pittografo ET
Instagram: @enricotuber

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