Francesco Biondo

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Creature (attesa)
2024
tecnica mista con acrilico, rame ossidato e radice di canna su mdf
50×50 cm.

Francesco Biondo (Milano, Italy – 1958).  Nasce in Sicilia, nel 1958. Si laurea presso la facoltà di Architettura di Palermo e nel 1983 si trasferisce a Milano dove frequenta la Domus Academy. All’attività di progettista alterna quella di artista, partecipando a varie mostre in Italia e all’estero. Nel 1986 un suo oggetto/scultura – MEI, segnatempo – viene premiato al Seibu Art Forum/ ’86, a Tokio
Dall’86 ai 92 lavora presso il Carcere Minorile di Milano curando in particolare i laboratori artistici (sculture polimateriche ed oggetti di scena vengono esposti nel ’93 al Grand Palais di Parigi)- Nella seconda metà degli anni ’90 organizza eventi artistici e mostre. Tra tutte: ”L’Utopia dell’Arcivernice” (presentazione di Oreste Del Buono); “Riflettendo sulla funzione sociale dell’arte: a proposito della guerra nei Balcani”. Nel 2010 vince il 1° premio (ex aequo) all’estemporanea di pittura “I CORTILI DEL MARE” a S. Stefano di Camastra (ME). Dal 2014 fa parte dell’associazione ART MARGINEM di Milano. Dal 2016 lavora al progetto personale, ancora in corso, LA STORIA DIPINTA in cui lavori e date segnano eventi/frammenti temporali. Come esercizi di memoria collettiva.
“La cultura del frammento, del ritaglio – (ri)trovato e (ri)costruito –, dello scorcio spazio-temporale come nucleo esistenziale ha da sempre caratterizzato la sua poetica creativa. I suoi lavori sono sempre pensati come rappresentazione di frammenti di universi. Universi in qualche modo fluidi, spesso popolati da misteriose ed incerte presenze.
Frammenti ‘rappresentati’ tratti da universi prevalentemente interiori (ma certamente contagiati da prefigurazioni esterne)
Frammenti ‘ritrovati’ (lungo i campi, le spiagge ed altri luoghi d’abbandono)
Frammenti ‘ricostruiti’ (come esercizi di memoria)
E l’obiettivo è quello di far viaggiare l’occhio tra i frammenti, alla ricerca di rimandi. O di semplici allusioni. Tracce di tempo, di memoria, di storia “…ad ibridare l’evento percettivo…” Anche ad un’analisi stilistica si colgono interferenze, contaminazioni. L’interesse, infatti, va verso gli ibridi stilistici.”

Facebook: /Francesco Biondo

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