La mia musa
2019
Acrilico su tela
60×24 cm.
Ludovica Fricia (Pavia, Italy – 1991). Autodidatta, disegna con le matite fin dall’infanzia, ma prende la prima tela e i primi pennelli molto dopo, all’età di 27 anni. In tutti i suoi quadri ripete un concetto espositivo a cui tiene molto. Ognuno di essi, infatti, o meglio ogni composizione, è sempre composta da due tele: in una un uomo e nell’altra una donna. Sono due figure fisicamente distanti, che appartengono a due mondi diversi, quindi a due tele diverse. C’è uno spazio fra di loro, un vuoto, eppure, nello stesso tempo, c’è sempre qualcosa che li unisce, c’è sempre un ponte, fra una tela e l’altra e quindi un ponte fra i due individui. Da soli potrebbero avere senso, sia loro che i quadri, ma insieme fanno parte di un disegno ancora più grande e completo. I due soggetti sono nelle mani del destino, sono legati da qualcosa e a qualcuno che nemmeno loro comprendono e vedono, come un filo invisibile. Sono due persone che forse si sono amati in passato o forse si ameranno in futuro o forse entrambe le cose.
Tutti i suoi quadri si caratterizzano dalle linee a zig zag. La linea geometrica è nata per esorcizzare i suoi capelli ricci, ma più in profondità, zig zag è la direzione scostante dello stato d’animo dell’uomo, il quale rimbalza freneticamente da un’emozione all’altra: rabbia, euforia, nostalgia, gelosia, speranza, tristezza. Questa spigolosità e questo andamento irregolare delle linee corrispondono a un senso di vuoto e di equilibrio precario, dato dai continui e imprevedibili cambiamenti dell’anima, che è piena di contraddizioni.
La semplicità dei soggetti, i colori brillanti, gli sfondi piatti e le atmosfere fredde che si ispirano ai fumetti della Pop art, sono in contrasto con la profondità dei sentimenti sottostanti.
Facebook: /ludovica.fricia
Instagram: @ludovicafricia
Vote for this artwork! Follow Biancoscuro Art Contest on Facebook and Instagram then click like!
Vota questa opera! Segui Biancoscuro Art Contest su Facebook e Instagram quindi clicca like!