Atropo e il filo della vita
2019
terra, bassorilievo
60x40x5 cm.
Maria Grazia Lissa (Padova, Italy – 1955). Verso la metà degli anni ’70 i primi quadri ad olio, nel 1979 i primi quadri a rilievo con l’utilizzo di materiali sintetici. Nel 1991 la prima personale (Vigonza, teatro Quirino deGiorgio). Disegna per 2 anni vignette di satira pubblicate dal quotidiano il Gazzettino. Finalmente, nel1999 le prime opere di terracotta. Col gruppo Forma e Colore di Mira, partecipa a collettive in varie città d’Italia: a Venezia, Belluno, Verona ottenendo vari riconoscimenti (nel 2015 il 2°Premio Spolaor) Nel2010 apre una galleria laboratorio a Stra (Ve) ed incomincia ad esporre alla Fiera d’Arte delle Dolomiti (2017 premioDolomiti). Personali a Udine (Galleria Artime),a Padova (Galleria La Teca) a Treviso (Villa Quaglia). Partecipazioni dal2018 alla Fiera di Padova dove nel 2019 avrà l’opera “Mani nella notte” messa in evidenza. Tramite la sua paginaFacebook e un sito personale, cura da anni soddisfacenti contatti personali.
“Il fine vita, argomento più che mai attuale, divenuto oggetto di dibattito politico, trova nel Mito, ancora una volta, una possibile ‘risposta’ . Secondo Esiodo le Moire erano tre sorelle, figlie della Notte: Cloto la filatrice, Lachesi la misuratrice e Atropo: colei che non si può evitare. Ad Atropo e a nessun’altro, il compito di tagliare il filo della vita e a nessuno, neanche a Zeus, il re dell’Olimpo, la possibilità di cambiare il destino degli uomini. Nel suo sguardo profondo e severo forse la pena, forse il compianto, forse la fatica di questo compito immane …”
Facebook: /mariagrazia.lissa.7
Instagram: @mariagrazialissa
Web: www.lissamariagrazia.com
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