Carte da decifrare
2022
inchiostro
50×65 cm.
Massimo Soldi (Como, Italy – 1951). La passione del disegno esplodono fra 2010 e 2011 quasi a indirizzare e sottolineare un momento particolare della propria vita e delle scelte successive. Le passioni della musica e della scrittura e della fotografia, finalmente iniziano a fondersi in un unicum che genera colori, bianchi e neri disegni e pittura, che interagiscono fra loro; piano piano la passione per disegno e pittura diviene una necessità fisica irrinunciabile spingendomi a uscire dall’ombra. Iniziano le mostre collettive, la pubblicazione nel web di alcuni lavori e via via così sino alla prima mostra personale e varie partecipazioni a Art Contest. Acquarello e successivamente pittura acrilica vengono affrontati sempre con impeto e gioia di sperimentazione cercando di esprimere tramite il tratto e/o il colore l’anima, senza curarsi troppo della costruzione artistica ma confidando nella trasmissione delle proprie emozioni. Le parole scritte che racchiudono l’intento e il senso di questa muoversi attraverso la pittura. “Creare, da sempre, e non semplicemente riprodurre o copiare è il fulcro della mia ricerca artistica e di vita in cui il colore, la tecnica, il supporto etc. etc. sono solamente il mezzo per provare a rendere visibile l’interiore invisibile. Il mio filo rosso, il filo di Arianna è l’emozionarmi con il fine di emozionare, sorprendere, o semplicemente attirare l’attenzione di coloro che si accostano all’opera rielaborandola liberamente. Comprendere un’opera credo non sia solo ammirarla, ma credo, reinterpretarla col proprio sentire, reinterpretando la visione dell’artista in una nuova e personale interpretazione connessa ai legami del proprio inconscio. Il mio tentativo espressivo tende e cerca di introdurre il fruitore dell’immagine a un distacco dalla visione della realtà consueta e consolidata, inoltrandosi nel proprio e collettivo inconsueto, così da collegare i colori, le tecniche e il tratto in un personale salto dimensionale nel proprio spazio invisibile chiamato “libertà”.
Nei confini di un foglio o di una tela cerco sempre di esplicitare i voli pindarici delle mie emozioni, positive o negative che siano, utilizzando la musica e i testi come sottofondo alla fase pittorica. Legare elementi diversi, espressioni artistiche, solo apparentemente lontane fra loro sono sottolineare come le apparenti diversità vivono e convivono sempre nell’universo uomo. La mia predilezione per gli inchiostri, della tecnica acquerello, ha un motivo preciso e interiorizzato; così come la quasi totale mancanza dell’uso dei pennelli, privilegiando spatola e ogni altro oggetto di uso comune atto a generare un risultato pensato e sperato, il tutto in un continuum di crescita e sperimentazione tecnica.
Inizio, fine e traccia sono i tre elementi che guidano le mie opere nell’uso dell’inchiostro; questi termini li sento come perentori e piacevolmente inerenti al senso della vita. Ci è dato un tempo breve per creare un’opera, per farlo è necessario conoscere bene il terreno ( il supporto ), il suo comportamento e quello del medium, i tempi di evaporazione e intervento sul liquido scorrevole e poco governabile, delle tecniche di addizione o sottrazione del colore, consci che ogni intervento potrebbe produrre un risultato diverso da quello pensato, così come una macchia sfuggita al controllo rimarrebbe indelebile e incorreggibile sul supporto. La vita insomma! Si nasce, si vive lasciando delle tracce e delle macchie indelebili del nostro percorso e si termina con la fine della nostra evoluzione; non c’è modo di iniziare nuovamente tutto, come possibile invece con acrilico o olio etc. etc., quello che si vede è il risultato, coerente o incoerente del proprio percorso. Quello che ho descritto è la spiegazione del mio personale tentativo di denudare la mente per lasciare libero spazio all’animus, all’inconscio, all’energia e alla “ libertà “ . Massimo MonoMax
WEB: www.monomaxart.website
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