Silenzio 21/7
2021
Acrilico su tela
100×100 cm.
Mauro Pavan (Verona, Italy – 1958). Avviato all’arte fin da piccolo (i suoi primi lavori ad olio su tela risalgono a quando Mauro frequentava le scuole elementari), in seguito ha frequentato prima il Liceo Artistico e poi Scenografia all’Accademia di Belle Arti. Un artista fuori dagli schemi, da sempre impegnato nel perseguire una strada tutta sua, ossessionato da una personale ricerca di sintesi.
La carriera artistica di Mauro Pavan decolla quando incontra il maestro Luciano Beretta nei primi anni ’80.
Il maestro milanese (paroliere, primo ballerino alla Scala, showman e artista famoso per i suoi collage), si prese cura del giovane ancora fresco di scuola. Per cinque anni il maestro spianò la strada al giovane allievo avviandolo alle sue prime esposizioni personali, il tutto sotto la sua guida e protezione. In cambio, il maestro chiese al giovane Mauro un impegno fuori dal comune, tanto, tanto lavoro, in cambio di tanti suggerimenti preziosi che il maestro, un po’ alla volta, gli somministrava con meticolosa cura.
Il 26 giugno 1981 il maestro Luciano Beretta, in occasione della prima personale, scrisse: “Mauro fa la guerra con le matite e i pennelli, sicuro di vincere con intelligente prepotenza la sua battaglia… una vittoria conquistata con amore e arte e tanta umiltà! Vederlo lavorare è un piacere: Con sicurezza, senza ripensamenti disegna a “spada tratta” con virtuosa abilità, padronanza di prospettiva e tanta inventiva, ma non sbrodola croste, non propone copie dal vero, non fotografa… lascia in ogni suo lavoro la sua impronta e dice qualcosa di nuovo. …più di un papà! Luciano Beretta”. Da famoso e raffinato scrittore e paroliere (suoi i testi di Il problema più importante, Il ragazzo della via Gluck, Nessuno mi può giudicare, Chi non lavora non fa l’amore, e tantissimi altri successi della canzone italiana degli anni ’60 e ’70), nel 1986 Luciano Beretta scrisse una straordinaria poesia per Mauro Pavan in occasione dell’ultima personale da lui organizzata per il giovane artista: “I colori della notte ti sono sbocciati dalle lacrime dell’adolescenza, ma la forza era di essere diverso dai soliti calciatori di pallone! Le ore, ora, seguono i tuoi successi nella stima delle persone e di chi ti sta vicino. Pittore Mauro, leggimi la tua tavolozza e intingi se hai bisogno di cielo, il pennello nel mio cuore”.
E ancora, sempre in occasione di quest’ultima personale presso la Palazzina Ex Finanza di Peschiera del Garda: “E’ certa la maturazione, artistica, dell’uva acerba che si fa vino buono! Un coraggio, con angeli custodi che sono i tuoi insegnanti all’Accademia, un binario che corre in direzione del Sole, verso il tuo “Io” infinito mai raggiunto. Per ora, per oggi, Sì! Raggiunto in pieno”.
Mauro Pavan è ancora molto legato ai ricordi di quel periodo artistico e affettivo molto intenso, fondamentale per la sua formazione, per il suo futuro. Un periodo trascorso nei panni dell’allievo, per questo, ancora oggi e giustamente, Mauro non perde mai l’occasione di nominare e ringraziare di cuore il suo grande maestro Luciano Beretta.
Da allora, tra mille ostacoli e difficoltà esistenziali, ha sviluppato un’arte che distingue il suo carattere creativo. Oggi, Mauro Pavan è senza dubbio un maestro d’arte dalla modalità artistica autentica e innovatrice nel linguaggio pittorico internazionale. L’artista affronta inoltre il mondo della psicanalisi, l’introspezione che proviene dall’inconscio e dai sogni del suo vissuto, senza mai perdere di vista il sociale. La sua è una ricerca sofferta e intelligente, sempre in movimento e costellata di continue sorprese. Al di là di qualsiasi altra cosa si possa raccontare, Mauro Pavan sa addomesticare i colori come pochi e con i colori ci gioca e si diverte.
Web: www.pavanart.com
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