Downtown #01
2023
fotografia con smartphone, elaborazione grafica a computer
34×50 cm.
Stefano Barattini (Milano, Italy – 1958) ha frequentato per la Facoltà di Architettura presso il Politecnico di Milano. Ha iniziato a fotografare nel 1979, quando ha cominciato a viaggiare e legato indissolubilmente la fotografia al viaggio. Dal 1990 (per circa 5 anni) inizia la sua collaborazione con la rivista Mototurismo e in seguito Scooter Magazine, dove ha pubblicato diversi reportage di viaggio e altri articoli legati al mondo degli scooter. Dopo una pausa di riflessione, nel periodo in cui stava nascendo l’era digitale, ha ripreso la fotografia adattandosi alle nuove tecnologie, sempre legandola ai viaggi soprattutto in Africa. L’architettura (con particolare interesse per il periodo razionalista) e gli spazi suburbani in continua crescita dove la presenza umana, nei suoi scatti, è quasi sempre assente, sono temi che tratta periodicamente. Dal 2013 ha iniziato, con grande interesse e soddisfazione, a fotografare i luoghi abbandonati, soprattutto le aree industriali. Posti che emanano un fascino unico, fatto di luci e ombre, di polvere, odori e grandi silenzi ma soprattutto di ricordi. E sono questi ricordi, queste tracce del passato, che va a cercare e cattura con la macchina fotografica, perdendosi negli ambienti alla ricerca dell’inquadratura adatta e della luce giusta per meglio rappresentarli; una sorta di universo parallelo che vive a poca distanza da noi e che la fotografia contribuisce a riportarlo per un momento in vita. Dal 2018 ha iniziato ad avvicinarsi alla fotografia aerea tramite drone. Questo strumento permette di avere una visione differente da chi sta coi “piedi per terra” ed è in grado registrare immagini del territorio difficilmente raggiungibili dall’occhio umano se non avvalendosi di strumenti esterni come elicotteri o aerei da turismo. La sua ricerca è volta a scoprire quali geometrie si nascondono nella costruzione e gestione dei campi lavorati dall’uomo.
“L’opera presentata è parte di un progetto che ho chiamato Downtown e che rappresenta una città con una visione distopica. Ho deciso di realizzare il progetto utilizzando lo strumento oggi più utilizzato – il telefono cellulare – per ottenere immagini non ottimali post prodotte successivamente per ottenere forti contrasti, zone buie, colori freddi e desaturati, che possono ricordare le atmosfere di Gotham o Blade Runner.”
Facebook: /stefano.barattini.3
Instagram: @stefanobarattini58
Web: www.stefanobarattini.eu
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