Giancarlo Passarella

opera iscritta al BIANCOSCURO Art Contest Monte-Carlo Edition - un progetto a cura di BIANCOSCURO Art Magazine - 2023
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Millenials
2019
fotografia su tela, copia numerata 
90×70 cm.

Giancarlo Passarella (Como, Italy – 1955) nato a Seregno il 1 dicembre 1955 in quel “famoso” inverno ricordato come “la nevicata del 56”, da una famiglia veneta di umili origini “migrata” in Lombardia in cerca “di una vita migliore”; ama ricordare le sue radici nell’Italia della rinascita.

“Trasferito a Lenno sul lago di Como; la bellezza della natura in cui mi ritrovai immerso fù la mia più grande ispirazione e in prima elementare una borsa di studio in “educazione artistica”, indicava chiaramente la mia vocazione alle arti grafiche; ma la vita segue il suo corso e il disegno-la pittura rimane solo l’hobby del tempo libero, anche se diversi amici apprezzano i miei lavori tanto da esporli nei loro locali, uno tra i tanti L’artista/Ingegnere Tosatto; l’uomo che coltivava la mia passione regalandomi carta e colori per farmi esercitare. Trasferito nuovamente e questa volta a Milano, siamo alla fine degli anni sessanta, quì completerò gli studi primari e poi studio Arti e Mestieri; finalmente disegno si, ma industriale, non c’è ancora vero spazio per la fantasia, perché “la praticità” detta la priorità delle cose. Però scopro nella progettazione meccanica un nuovo tipo di fantasia “artistica”; il disegno diventa l’intermediazione tra “l’ideazione” e “l’opera materiale”, imparo ad avere la pazienza di aspettare, il tempo necessario per vedere l’oggetto realizzato e quì inizia con i primi scatti fotografici di ausilio al lavoro la passione per la fotografia…mi appassiona e sviluppo e stampo in proprio. Milano così grande piena di: luci, di vetrine, di gente, di colori, di rumori e di odori; è uno stimolo travolgente per il giovane Giancarlo; un turbillion di emozioni in quel tempo di grandi tumulti, di contestazione gli anni 70 di fuoco e di piombo; arriva il tempo del “servizio di leva” e la fotocamera è sempre al mio fianco, più che per l’arte delle armi mi distinguo per le mie tavole illustrate dallo stile fotografico, montate su cavalletti , che durante le operazioni dei “campi di addestramento” illustrano alle Autorità presenti le fasi di “azione delle esercitazioni militari”, così come farebbe uno scenografo. Conservo molte immagini, tanti rullini da riordinare e catalogare e l’occasione è stata il “lockdown” provocato dal Covid-19. Dal lavoro che ne è scaturito si è riaccesa la fiamma della passione alla fotografia, sopita per molto tempo dalla mia attività imprenditoriale. Ho ripreso a fotografare, frequento corsi di fotografia (Leica Akademy), imparo dai gradi maestri; consolido le mie conoscenze tecniche, che in parte avevo e amplio la mia cultura per migliorare il mio punto di vista. Amo la notte, il buio, tante brutture scompaiono alla vista, l’ambiente diventa quasi “fiabesco” e parafrasando il maestro Luigi Ghirri, che guardando la prima fotografia della terra vista dallo spazio, che si staglia con le sue splendide sfumature dal nero dell’universo che la circonda diceva: “in questa fotografia ci sono tutte le fotografie del mondo”; a me piace quel nero che fa da sfondo , perchè nel buio sono presenti ma latenti tutte le “altre fotografie”, quelle che il sole accecante abbaglia; il mio mondo notturno è rallentato, riposante, si sta rigenerando per il nuovo giorno che verrà; in questa dimensione di latenza scruto e trovo i miei soggetti. “

Esposizioni e concorsi: Nikon Photo Contest; Olimpus Photo Contest; Biancoscuro Art Contest; Dantebus; One Eyeland; Pistoia Photo Contest; The indipendent photographer; La Provincia di Como; Artexpò. 

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