Art Contest
Sindone concettuale
2023
carta manipolata
50×70 cm.
Luciano Caggianello (Siena, Italy – 1959). Artista e designer, inizia la sua attività negli anni ‘80 interagendo con diversi ambiti professionali: Pubblicità, Illustrazione, Grafica e Design (industrial e car-design), Architettura. Parallelamente intraprende un percorso di ricerca artistica che, dopo le iniziali e assidue frequentazioni presso l’Accademia nonché studi e atelier di riconosciuti artisti, lo portano a evolvere diverse tematiche rappresentative e visuali, consentendogli di validare anche un articolato itinerario espositivo nazionale e internazionale. È accompagnato, in questo suo percorso, anche dalla pubblicazione di alcuni libri (“Intermediario Immateriale” 2003, “Parole altrove” 2014, “Aporia e Metamorfosi dell’Arte” 2019, “Fenomenologia del Quotidiano 2020, “Pubblicità .jPig” 2021) che servono come ausilio alla riflessione e all’approfondimento circa la propria ricerca concettuale e filosofica.
In questi ultimi anni la sua ricognizione è diventata sostanzialmente un lavoro di prevalente sintesi percettiva e concettuale che rielabora tutte le interazioni didattiche, culturali e intellettuali provenienti anche dai suoi diversi ambiti formativi (dalla Fisica Industriale Applicata, all’Architettura, al Visual ). Inoltre tale approccio, identificando l’obiettivo artistico di una progettualità tematico-concettuale e di una sperimentazione inserita tra “poverismo” concreto e arte digitale, si rivela molto più riferita e attinente a concetti di presentazione che non di rappresentazione. Vive e lavora in Torino.
“Casa è più che un perimetro euclideo o banali pareti, probabilmente simboleggia presenze, fallimenti, abbandoni, desolazioni, felicità e altro ancora. Sostanzialmente forma il contenuto di palinsesti esistenziali che s’insinuano nei retaggi della memoria e traguardano la contemplazione temporale. Casa come tempio d’inviolabilità ma anche di straziante quotidianità, per chi non è sopravvissuto ma anche per chi è rimasto. Pareti metafisiche, immaginarie, illusorie, fantastiche, che esortano e incoraggiano ogni istante di vita.Perimetri che come un mantello, un velo, una sindone, avvolgono ogni contesto e diventano la casa di tutti, la casa che identifica o limita ogni attesa; la casa che appare la significazione del devoto, del fedele oppure la semplice immaginazione e neutralità dell’ateo. Pertanto la casa si astrae in questa geometrica spazialità concettuale circumnavigando ogni forzatura e bisbigliandola propria presenza in un destino cosmico. Segreta esistenza di materia solida ma anche impalpabile attribuzione di un linguaggio poetico che può essere tutto ciò che vogliamo, universale compreso.”
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