Il magma negli occhi
2024
acrilico sul cartone
60×80 cm.
Stefania Simanschi (Romania – 1967). Artista libero professionista, autodidatta con 6 anni di esperienza, membro dell’Accademia Italiana di Arte e Letteratura, è laureata in giurisprudenza all’Università di Bucarest. Le sue opere fanno parte di molte collezioni private e sono pubblicate su importanti cataloghi del settore. Espone con successo in mostre nazionali e internazionali e partecipa con ottimi risultati a diversi concorsi artistici. “La vita mi ha portata in Italia un paese ricco di sole, verde, acqua, terra fertile, un luogo dove sono presenti tutti gli elementi necessari per coltivare la gioia di vivere e creare. Vivo e lavoro sull’isola di Salina, nell’Arcipelago delle Eolie, dal 2011. È qui che nel 2017 nasce la mia arte, spontaneamente, spinta dal bisogno di condividere la propria vita interiore con il mondo esterno. All’inizio ho realizzato mosaici materici, opere in cui la pittura su cartone o su tavole di legno è stata arricchita dalla presenza di materiali tra i più svariati. I materiali solidi inseriti nelle mie tele insieme a pennellate corpose fanno della mia arte una sorta di mix tra pittura e scultura. Sono stata molto coinvolta nella comunità artistica calabrese, collaborando in particolare con il critico d’arte Professor Dr. Giuseppe Giglio e il maestro e critico d’arte Dr. Jean Francois Bachis Pugliese. Quando possibile, mi piace sperimentare nuove tecniche, le affronto volentieri, soprattutto se ritenute difficili, e non mi arrendo finché non ci riesco. Il mio entusiasmo creativo va oltre, variando nelle varie tecniche, riuscendo a trasmettere la forza immediata del colore, un colore elaborato, goduto in proporzioni e proporzioni armoniose. In questi anni ho potuto partecipare a numerose mostre collettive in Italia e all’estero, continuando a sperimentare e ricercare nuovi linguaggi. Potrei dire che sono un’artista figurativo, al polo opposto dell’astrazione. C’è una figurazione riconoscibile nei miei dipinti. Cerco di non seguire uno schema, per non creare un’immagine poco interessante. Insomma, la mia arte è surrealista con una forte impronta ideologica. Per me la pittura è l’unico mezzo per esprimere la natura viscerale del mondo. Un quadro, un mosaico, un’opera deve essere come una scintilla, stupire come la bellezza di una donna o di una poesia.”
Il magma negli occhi: “È un lavoro che nasce dalla mia grande ammirazione per l’Etna, che è senza dubbio il vulcano più famoso dell’isola, la celebrazione della bellezza inerte, pura e spontanea, la promessa del risveglio e, in questo caso, l’eruzione del vulcano in tutto il suo splendore, la celebrazione di storie d’amore con un altro vulcano, forse non cosi conosciuto come l’Etna, cioè lo StromboliI miei due vulcani emergono con fantasia dalle profondità del Mar Mediterraneo, impegnati in dialogo tra loro. I vulcani dipinti nel dipinto hanno lo stesso magma, così come lo stesso sangue rosso chiaro e caldo, che in questo caso non è rappresentato sulla tela, ma mi sono concentrato nel rilevare l’apparente calma e il dialogo sinergico tra l’Etna e loStromboli. I due vulcani presentano volti umani sulle superfici dei loro coni che si osservano, senza che le loro bocche rivelino nulla, e solo la forza del pensiero svela le connessioni energetiche tra Stromboli e l’Etna. Entrambi i personaggi si guardano negli occhi con amore e passione per suggellare ulteriormente la loro attrazione fisica così come il loro amore viscerale.”
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