Art Contest
Arte non Scolpita 003
2014
fotografia digitale
“L’Arte Non Scolpita”
Queste 3 opere fanno parte di un lavoro che comprende 36 fotografie.
Con questa proposta non ho voluto rappresentare una mera ripetizione morfologica della materia. Il marmo, amato e manipolato fin da tempi immemorabili, è materia spesso considerata immobile e statica.
Io, osservando il gioco di altri elementi naturali in combinazione con esso, ho percepito come l’ immagine di bellezza e di arte scaturiscano dalla purezza di tale materia. In particolare ho voluto cogliere il lavoro che la luce svolge a seconda di come cade e o colpisce la superficie definendola con le variazioni del suo stesso mutare. La mia sensibilità mi permette di cogliere il momento in cui la luce penetra la forma geometrica fino a identificarsi con la materia del marmo dando un ritmo alle linee che di volta in volta mutano la loro geometria suggerendo forme morbide oppure rigorose. A differenza di grandi artisti che hanno creato o creano ancora oggi opere universali partendo da un’ ispirazione epica, poetica o religiosa, io ho lasciato che a guidarmi fosse “non un’idea già acquisita” bensì una sensazione, uno stimolo, un sentimento universale, che propongo al pubblico, senza distinzione di classe e cultura, nella speranza di suscitare emozioni profonde simili.
Fiorenzo Sernacchioli (Lucca – Italy). Nasco a Bassano Romano (Viterbo) nel 1955. Ho frequentato gli studi artistici a Roma presso l’istituto d’Arte, dove ho conseguito il diploma di maestro d’arte in decorazione pittorica, e l’Accademia delle Belle Arti. È durante questi studi che ho cominciato ad esplorare la fotografia con interesse artistico. Da molti anni mi sono trasferito in Toscana a Lucca, dove tuttora vivo. Qui ho frequentato corsi e workshop di fotografia, approfondendo la conoscenza delle tecniche fotografiche, dalla ripresa alla camera oscura. Con l’avvento della fotografia digitale mi sono dedicato anche a quest’ultima, per mezzo della quale, coniugando compostezza formale,severe conoscenze tecniche e partecipazione emotiva, me ne avvalgo come mezzo espressivo per raccontare storie e rappresentare la realtà.
Per me, la fotografia non è solo un accostamento di masse, toni, linee e volumi, bensì uno strumento espressivo che abbina la potenza plastica della forza figurativa con l’efficacia della comunicazione del linguaggio. Infatti se si limitasse a descrivere e documentare il mondo in un modo qualsiasi i miei lavori come quelli di qualsiasi altro fotografo che facesse ciò, avrebbero scarso significato e si limiterebbero a parlare di apparecchi super sofisticati, di ottiche luminosissime e di software e così via cantando. Sono cose importanti, ma non completano la fotografia.
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