Gianni Depaoli

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Corpetto Black
35×35
Mista su fibra, pelle di pesce, Metacrilato.
2018

Gianni Depaoli  (Torino – Italy) nato a Ivrea nel 1961, vive e lavora a Candia Canavese. Ha creato mostre e installazioni che testimoniassero il degrado ambientale e la violenza sugli animali attraverso mostre itineranti sostenute da musei e da Enti Istituzionali: iniziative note con il nome di Mare Nero Museo di Bergamo, Allarme Ambiente Museo di Scienze Genova, Torino Museo A come Ambiente, Museo Garda Ivrea, Museo Acquario di Milano, Museo La Specola Firenze, Museo Tecnologicamente Ivrea, Museo Acquario Messina, AAM Spazio 24 Milano, Casa Ernesto Francotto Busca, e progetti itineranti rappresentati da installazioni, Anime Silenziose inaugurato all’ Acquario civico di Milano, Verso il Quinto mondo Paratissima Torino, Oceaniche Alchimie Biennale Italia -Cina Torino, 54° Biennale Internazionale d’ Arte della Biennale di Venezia, “Hopeart Jungl” alla Reggia della Venaria Reale.
La nuova ricerca sviluppata con l’ uso di inchiostri e pelli di cefalopodi trattati per la conservazione e manipolati con aghi d’ acciaio e bisturi, lo porta ad indagare e manipolare la materia per scoprirne bellezza e trasparenza , abbandonando ma non dimenticando i drammi precedentemente trattati. Questo nuovo studio dona nuova vita allo scarto organico che considera l’ anello di congiunzione ed il ricordo indelebile del prodotto che ha nutrito l’ Essere Umano. “Dall’edibile che nutre il corpo, all’arte che nutre lo spirito”. Viene invitato alla Galleria d’Arte Moderna di Genova Nervi per la personale “Rossomare” opera nella collezione del Museo, all’Ambasciata Italiana a Montecarlo con l’ opera in permanenza “Prede e Predatori”, e ai progetti di GemLucArt Montecarlo, al progetto “EkoVespa Project” in permanenza al Museo Piaggio di Pontedera. Nel 2017 la ricerca della forma, del colore e della trasparenza lo porta ad un nuovo studio, la pittura materica diventa ancora più raffinata e ricca di colori naturali senza aggiunte di colori artificiali, con il progetto Abissi, di Rosso Calamaro indaga il noto e l’ ignoto e i percorsi tortuosi del pensiero umano. Scopre le ferite e le escrescenze della pelle lacerata che diventano abissi e meandri, sospesi nel vuoto, dove il pensiero si perde e si modifica. Viene invitato ad esporre al Mauto con “Eko500Project” in occasione del 60° anno della Fiat 500, al Macist di Biella in occasione 70° anno della Vespa, a Paratissima Milano, Bologna e Torino, Biennale Internazionale di Asolo, Biennale Internazionale di Salerno, GemLucArt di Montecarlo con l’ opera che denuncia la violenza sulle donne “Silence Kills” , personale a Montreaux e altri Enti Istituzionali. Si interessa di arte, filosofie e bellezze naturali e artificiali.

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