

Strabismo da A.I.
2025
tecnica mista e collage su cartone telato
50×50 cm.
Marielle Orsinì (Genova, Italy). L’artista ha stabilito una presenza costante e significativa nel panorama artistico contemporaneo, come dimostra la sua partecipazione a importanti fiere di settore. È stata presente ad Arte Genova nelle edizioni del 2018, 2022, 2024 e 2025. In tale contesto, ha concorso al Premio Mediolanum nel 2018 con l’opera “Liberté Brutalité”, una creazione istintiva concepita in reazione all’attentato parigino a Charlie Hebdo, e nuovamente nel 2022 con “Digital Tree”, un’opera emblematica della sua ricerca sul riciclo e la trasformazione degli scarti digitali.
Il suo percorso espositivo, a partire dal 2020, si è sviluppato attraverso numerose mostre in Italia e in Europa, conseguendo diversi riconoscimenti. Una partecipazione continuativa dal 2018 agli Art Contest di Biancoscuro gli ha valso segnalazioni di merito nel 2020, 2021 e 2022, culminate con l’assegnazione del Premio NFT a Montecarlo nel 2023.
Tra le principali esposizioni del 2023 si annoverano la mostra “Mediterraneo” presso il Galata Museo del Mare (Mu.MA.) di Genova e una personale al Castello di Belgioioso. Il 2024 è stato un anno particolarmente denso, con una personale a Genova Boccadasse e la partecipazione a collettive di rilievo quali “I percorsi dell’Arte” a Seborga e ad Alassio (presso l’ex Chiesa Anglicana) e “Inquadrando la Poesia” a Zoagli, un omaggio all’opera di Alda Merini. L’attività del 2025 include la presenza a Vernice Art Fair di Forlì, alla mostra mercato di Arte Contemporanea di Parma e un’esposizione di sue opere presso l’Hotel Miramare e l’Hotel New Bristol di Cesenatico, visitabile fino al 30 agosto.
La produzione dell’artista si caratterizza per un’indagine profonda delle problematiche del contesto attuale, veicolata attraverso un uso sapiente della cromaticità. Le sue opere tentano di stabilire una connessione empatica con l’osservatore, stimolando una riflessione sulle tensioni della contemporaneità.
La predilezione per il formato quadrato può essere interpretata come una ricerca di equilibrio e di ordine formale, un tentativo di ricondurre la complessità del reale a una simmetria rassicurante. Ricorrente nella sua pratica è la tecnica del riciclo: una scelta che, oltre a denotare una spiccata sensibilità ecologica, rimanda a una filosofia personale che l’artista lega a un sentimento di “non abbandono delle cose”, valorizzando la materia e la sua capacità di rinascita.
L’opera “Strabismo da A.I.” si configura come una riflessione critica sull’impatto dell’intelligenza artificiale. Il titolo stesso allude a una visione alterata, non allineata. L’artista pone l’accento sul flusso incessante di informazioni e risposte generate da questi sistemi: un torrente di dati che possono apparire corretti ma che celano spesso deformazioni. L’opera invita a un’osservazione critica e consapevole, a non lasciarsi accecare dalla facilità applicativa dell’A.I., evidenziando come la realtà possa essere distorta, in modo più o meno deliberato, attraverso la sua mediazione.
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opensea.io/BIANCOSCURO
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