Renato Serafin

La vita
50×70 cm
olio su tela
2017

Il mondo colorato della prima vasca sarebbe la vita di noi tutti… eventi di tutti i colori… positivi e negativi. Si nota un muro di un spessore consistente, che divide la prima vasca dalle acque agitate, dalla seconda vasca con acque tranquille e chiare. Si potrebbe facilmente passare dalla porta, però non c’è la chiave, si potrebbe abbattere il muro sottile, sicuramente molto meno resistente del muro largo. Oppure tentare di passare usando la feritoia stretta, ma sarà un azione molto difficile e dolorosa… e neppure saltare il muro… visto che le nostre abitudini e tentazioni ci tengono saldamente nella vasca dalle acque agitate. L’altra parte della vasca rappresenta la tanto vita sognata, tranquilla e piena di soddisfazioni, come nuotare in un mare calmo.

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Renato Serafin (Treviso  – Italy)​. Tutto nacque in tenera età, alle scuole elementari la maestra mi metteva in un angolo, da solo per disegnare e colorare i cartelloni geografici o storici per poi appenderli alle pareti dell’aula come materiale didattico. Io mi divertivo e non pensavo neppure il perché sceglieva me…
Più tardi, dopo la scuola dell’obbligo, volevo studiare arte, ma nessuno mi garantiva niente, sembrava tutto strano, quello che a me piaceva non dava nessuna garanzia economica! Tutto girava storto. Quindi ascoltai i consigli di allora, fare una scuola tecnica dove avrei subito trovato lavoro!
Così, diplomato perito industriale, come da consiglio, mi inserii subito nel lavoro e per vent’anni non feci più un’opera artistica fino ad arrivare nell’anno 2004.
Anni giusti per delocalizzare i prodotti industriali nei paesi dell’est, in quell anno disegnavo la parte tecnica di orologi da polso per la Tag-heuer.
Alla fine, causa costi elevati di fabbricazione, quattrocento persone furono messe in mobilità per due anni.
L’unico che cambiò stile di lavoro e di vita e non rientrò più nelle industrie da allora sono stato io in effetti utilizzando al meglio i due anni della mobilità riscoprii un altro mondo, quello che non avevo capito prima. Ritornai a dipingere e terminata la mobilità, per garantirmi un certo reddito fisso mensile andai alla ricerca di un lavoro part-time, il mio scopo era, mezza giornata di lavoro e mezza giornata di passione per l’arte!
Cosi avvenne! fortunatamente, faccio pure un part-time che mi piace! Rimango sempre a contatto diretto con la gente. L’altra metà della giornata viene dedicata o alle faccende domestiche o all’arte.

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